Catania segreta e la macchina del tempo – 11 febbraio 2023
Una giornata al di sopra delle aspettative, sia meteorologiche, dopo un ciclone che ha sconvolto il sud est della Sicilia, e per l’alternanza urbanistica, architettonica, cronologica e sociale che ha contraddistinto i percorsi che hanno sorpreso i numerosi partecipanti.
L’appuntamento a Porta Uzeda, con l’assistenza delle brave guide Vanessa e Silvia, proposte da Gaia Pagano dell’Associazione Siciliagaia che sta portando avanti un progetto di valorizzazione di Catania, sia negli aspetti più noti ma soprattutto in quelli nascosti e segreti.
Ci siamo addentrati alle spalle della pescheria e del mercato, dopo avere ammirato le mura di Carlo V, fino a raggiungere il Castello Ursino, camminando sulle strade che corrono sopra la colata lavica del 1669 che distrusse la Catania precedente invadendo il mare che circondava l’antica città …
Ecco la fortezza Federiciana che emerge dalla colata che la separò dal mare sul quale incombeva.
Sotto un sole meraviglioso la passeggiata continua alla volta di Santa Maria dell’Aiuto. Non prima di avere notato i segni del rispetto federiciano alle religioni. La croce cristiana ed il candelabro ebraico su una torre del Castello Ursino.
Dopo via Scuto, l’incredibile via Consolato della Seta, ricordo di un’attività florida in Sicilia sino alla fine del regno borbonico e particolarmente a Catania, dove molte famiglie nobili ed altre emergenti, come gli Auteri, fondavano su questa attività le loro fortune. Eccola! Santa Maria dell’Aiuto, già Chiesa di San Pietro e San Paolo, le cui statue sorvegliano dall’alto il sagrato.
Ed il bell’interno barocco con la sorpresa di una Chiesa nella Chiesa.
I due gruppi in cui sono suddivisi i partecipanti si alternano nella visita a distanza di qualche minuto.
Ecco la nuova Presidente della Sezione Sicilia, Maria Vittoria D’Amico con la delegata di Caltanissetta, Gabriella Urso.
La visita a Catania segreta, con l’assistenza dell’Associazione Siciliagaia, è stata proposta dal Consigliere Nazionale e Vice Presidente Sezione, Giuseppe Brunetti Baldi.
Presenti anche il Segretario ed il Tesoriere della Sezione, rispettivamente Cosimo Andretta e Carlo Giunta, il cui supporto per la riuscita dell’evento è stato notevole.
Presente inoltre Fulvia Caffo, Consigliere e Presidente del Consiglio Scientifico della Sezione, nonché componente di quello Nazionale ed il Delegato di Enna, Michele Trigona.
La Chiesa nella Chiesa: la ricostruzione fedele della Casa di Loreto.
La passeggiata prosegue verso Santa Chiara. Ecco la bella facciata della Chiesa del Monastero delle Clarisse, impreziosita nell’interno da un meraviglioso pavimento e splendidi altari ad intarsi marmorei e dai dipinti ed affreschi di Olivio Sozzi.
L’attenzione dei partecipanti alle spiegazioni di Silvia e Vanessa.
Ed a seguire le foto delle nostre accompagnatrici.
Dopo Santa Chiara, il passaggio davanti il Teatro Romano, con un salto nel tempo di 1500 anni …e l’arrivo nel cuore nobile del barocco sacro di Catania: via dei Crociferi. A piazza Dusmet il racconto di Lorenzo Guzzardi sul ritrovamento eccezionale di uno stipo votivo, ricchissimo di testimonianze romane. La passeggiata sino alla Chiesa di San Camillo, prosegue ed il socio, Beniamino Sorbera de Corbera ci illustra la Chiesa, sede della Compagnia di Santa Maria della Mercede, di cui Beniamino è attuale Governatore.
Infine, la passeggiata finisce al bistrot PIAZZA SCAMMACCA, sito sulla omonima piazza … Superato Palazzo Tornabene a sinistra e quello Scammacca a destra entriamo nel bistrot. Questo il menù del brunch. A seguire qualche foto dei partecipanti.
Il locale è stato creato sui resti di un’antica Chiesa, dotata di Sacrestia, (adattata a sala ristorante con istallazioni modernissime anche sulla volta così come la navata principale) mentre la Cappella più antica è stata adibita a locale cantina. I giovani proprietari sono stati felici e generosi nelle spiegazioni di un locale così particolare che ben si innesta nella visita a Catania con la macchina del tempo.
Dopo i saluti con i soci che non proseguono, gli instancabili si avviano agli ultimi due passaggi con la macchina del tempo. Le Terme Achillee, un tuffo nella antica Catania romana e Palazzo Asmundo di Gisira, trionfo di barocco ed arte contemporanea. Da Piazza Scammacca a Piazza del Duomo, il tragitto è veramente breve. I residui partecipanti non possono non celebrare “i liotru“ con la foto di rito sui gradini della fontana.
Questa foto celebra lo splendore di Catania ….
Ecco le foto delle Terme Achillee scattate da un intenditore: Lorenzo Guzzardi.
Seguiamo ora i visitatori di Palazzo Asmundo, dimora di una delle più antiche famiglie siciliane, ora Boutique Hotel, creato da un appassionato collezionista di arte contemporanea, Umberto Gulisano.
L’androne del Palazzo, meraviglia per la compostezza architettonica dello scalone e per le opere d’arte disposte all’interno. Accolti con entusiasmo da Umberto Gulisano, iniziamo la visita dalla reception, vera wunderkammer di quadri ed istallazioni contemporanee di grandissimi artisti.
L’hotel è un omaggio alle città della Sicilia orientale … Catania, Noto, Siracusa e Ragusa sono rappresentate con metafore, oggetti, mobili, e materiali dell’attento restauro.
La terrazza a primo piano si affaccia su Piazza Mazzini, magnifici quattro canti con portici settecenteschi.
Sulla facciata … un uomo ragno ci sorprende…
L’ascesa ai piani alti prosegue con la visita illustrata delle opere d’arte appese e presenti ovunque. Gli oggetti d’arte, devozionali, le pitture anche su vetro riempiono gli spazi, le pareti, i tavolini.
Qualche dettaglio delle suites che gentilmente Umberto Gulisano ci ha fatto visitare.
Ed infine Catania da uno dei più bei terrazzo della città, vista sul mare e vista sul vulcano al tramonto.
Con un buon bicchiere di vino offerto da Asmundo di Gisira, art market living boutique, si conclude il nostro viaggio nel tempo, in una Catania segreta, nascosta e sorprendente.
Grazie a tutti i partecipanti, protagonisti a vario titolo, per la compagnia in questa ultima visita studio dell’Istituto Italiano dei Castelli, nella storia, nella cultura e nella bellezza.
Articolo redatto dal Consigliere Nazionale, Giuseppe Brunetti Baldi
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