Castellaccio di Monreale

Descrizione

Il Castellaccio di MonrealeCastello di S. Benedetto sorge sulla sommità del Monte Caputo (766 metri s.l.m.) che domina la sottostante Monreale e l’entroterra. Il complesso castrale si presenta come un lunghissimo edificio (circa 80 x 30 metri) munito, in modo irregolare, da 4 torri rettangolari sul fronte occidentale, una torre mediana ed un torrione d’accesso sul lato orientale.

Poche aperture si aprono nei muri di cortina: qualche monofora ogivale, delle feritoie lunghe e strette e due porte d’ingresso situate nella facciata settentrionale. I muri (spessore medio di 1,50  metri) sono costruiti in modo irregolare con l’impiego di blocchi calcarei, appena sbozzati sulla faccia a vista. L’interno è diviso in due settori: il primo (residenziale) si articola intorno ad un cortile con numerosi ambienti, stretti ed allungati, ma oggi senza copertura; il secondo (monastico), raggiungibile tramite un lungo e stretto corridoio, è composto da un altro cortile delimitato da stilobati (sicuramente un chiostro) e da una chiesa triabsidata, in parte impiantata su una cisterna.

Il carattere militare più che monastico è comunque evidente nella posizione dominante del monumento, ma soprattutto nei suoi aspetti costruttivi ed architettonici, come lo spessore dei muri, le numerose torri di cortina, le feritoie molto strombate e la torre d’ingresso con accesso “a baionetta”. D’altronde, le notizie storiche confermano la funzione militare del castello fino a tutto il XIV secolo. Il completo abbandono inizia alla fine del XVI secolo.

Oggi il Castellaccio è in discreto stato di conservazione ed è divenuto rifugio alpino, gestito proprio dal Club Alpino Siciliano che ne garantisce la manutenzione.

Il Castellaccio di Monreale viene edificato nell’XI secolo, anche se la sua esistenza è documentata da una carta del Duecento. Antico convalescenziario dei benedettini, presenta un’impianto architettonico medioevale con alte mura, torri e feritoie, ad evidenziarne anche il suo ruolo di baluardo difensivo contro le incursioni arabe.

Nei secoli successivi alla sua costruzione, il castello venne danneggiato dal passaggio delle truppe di Giovanni Chiaromonte. Nel XV secolo passò ai vescovi di Monreale e visse così secoli pacifici e tranquilli.

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Bibliografia

Amico 1855-56, II, p. 257; Ganci Battaglia, Vaccaro 1968, pp. 357-359; Maurici 1992, p. 329; Maurici 1998, p. 91; Montalbano 1987; Shirò 1990

Premi e Concorsi

Premio Nazionale di Laurea “Salvatore Boscarino”

Edizione 2000

RENATO CERAULO e RICCARDO CERAULO

CENTRO DI RICERCA E STUDIO SULL’AMBIENTE AL “CASTELLACCIO” DI MONREALE (PALERMO)

Relatore: Prof.  Arch. C. Ajroldi
Correlatore: Prof. M. Martelli

Università degli Studi di Palermo
Corso di Laurea in Architettura
Anno Accademico 1998-1999

1ª Classificata
Per avere svolto con coerenza e attenzione progettuale, con elementi innovativi e sensibilità di approccio, la messa in valore di un bene architettonico di grande valenza territoriale e paesaggistica sviluppando adeguati riferimenti progettuali e coscienza della vicenda storica.

Renato Ceraulo e Riccardo Ceraulo – CENTRO DI RICERCA E STUDIO SULL’AMBIENTE AL “CASTELLACCIO” DI MONREALE (PALERMO)

Tavole della Mostra

Catalogo della Mostra a cura dell’Arch. Fulvia Caffo
1998-2018 – Venti Anni del Premio Nazionale di Laurea “Salvatore Boscarino” (pp. 166-171)