“Dai monasteri e dai conventi. Tesori d’Arte” – Catania, Museo Diocesano – 6 Luglio 2024

Con la visita alla interessantissima mostra Dai monasteri e dai conventi. Tesori d’Arte, ospitata al Museo Diocesano di Catania, si è concluso, con un bilancio molto positivo, il ricco e variegato programma culturale della nostra Sezione, prima della pausa estiva, come ha sottolineato la Presidente Maria Vittoria D’Amico Santagati nel suo messaggio di saluto e di ringraziamento alla Soprintendente Irene Donatella Aprile.

La mostra, organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, in collaborazione con la Prefettura e l’Arcidiocesi di Catania e finanziata dalla Regione Siciliana, espone un centinaio di opere divise in tre sezioni – artistica, archeologica e bibliografica –  scandite secondo l’ordine religioso di provenienza. Tra questi si ricordano i più diffusi in Sicilia: Basiliani, Benedettini, Carmelitani, Domenicani, Francescani, Agostiniani, Mercedari, Paolotti e Camilliani, il cui ricco patrimonio artistico, documenta la devozione e la sensibilità per l’arte di monaci, suore e frati.

Circa 100 opere tra dipinti, sculture, argenti, suppellettili, tessuti, parati di uso ecclesiastico, manoscritti ed edizioni a stampa provenienti dalle antiche biblioteche conventuali e da 22 chiese dell’area di Catania di proprietà del FEC. in prestito da enti pubblici e religiosi e provenienti da Acireale, Aci Sant’Antonio, Adrano, Avellino, Bronte, Caltagirone, Catania, Giarre, Linguaglossa, Messina, Mineo, Paternò, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Randazzo, Roma, Santa Maria di Licodia, Trapani.

Con la presentazione dell’esposizione da parte della nostra socia arch. Irene Donatella Aprile, ideatrice della mostra, e la sapiente guida della curatrice dott.ssa Roberta Carchiolo, storica dell’arte della Soprintendenza catanese, abbiamo avuto il privilegio di approfondire la conoscenza di quel periodo storico in cui maturò uno degli eventi più importanti della nostra storia contemporanea: la soppressione nel 1866 da parte dello Stato degli enti ecclesiastici e la confisca dei loro beni mobili e immobili, per la gestione dei quali fu creato il Fondo Edifici di Culto, oggi afferente al Ministero degli Interni.

Da sx; Fulvia Caffo, vice presidente IIC Sezione Sicilia; Maria Vittoria D’Amico Santagati, Presidente IIC Sezione Sicilia; Irene Donatella Aprile, Soprintendente Beni Culturali Catania; Santuzza Fragalà, socia IIC Sezione Sicilia;  Roberta Carchiolo, curatrice.

Dott.ssa Roberta Carchiolo, curatrice della Mostra.

Il folto gruppo di socie e soci ha partecipato con attenzione e interesse alla presentazione delle opere, ponendo alla curatrice numerose domande e riflessioni sui soggetti in esame.

Angelo Volpe, Soppressione degli ordini religiosi, 1869, olio su tela, Museo Civico Irpino in Carcere Borbonico, Avellino.

Jacopo Vignerio, Salita al Calvario, 1541, olio su tavola, chiesa di San Francesco d’Assisi, Catania (F.E.C.). La grande tavola è una copia dello Spasmo di Sicilia di Raffaello.

Uniforme del Regno di Sardegna, Palazzo Municipale di Acireale, (Coll. Scaccianoce), Parco archeologico di Catania e della valle dell’Aci della Regione Siciliana. Elmo, Coll. Giuseppe e Aldo Scaccianoce, proprietà privata.

Uniforme della Guardia nobile pontificia di Pio IX, Palazzo Municipale di Acireale, (Coll. Scaccianoce), Parco archeologico di Catania e della valle dell’Aci della Regione Siciliana. Elmo, Coll. Giuseppe e Aldo Scaccianoce, proprietà privata.

Frammento di lapide del monumento sepolcrale di Eleonora d’Angiò, post 1343, marmo scolpito, Museo Civico Castello Ursino (dalla Chiesa di san Francesco all’Immacolata, Catania).

In alto una iscrizione in lettere gotiche” HIC ALLONORA REGINA”.

Madonna con Bambino e storie del Carmelo, tela incollata su tavola, santuario Basilica Maria SS.  Annunziata al Carmine, Catania. Dipinto di raro pregio opera dell’antonelliano Andrea Pastura del 1501 (R. Carchiolo).

Alessandro Vasta, Glorificazione di Sant’Egidio con la veduta di Catania, 1761, olio su tela, Santuario Santa Rita in Sant’Agostino, Catania.

Da sx: Maddalena nel deserto, XVII sec., olio su tela, Chiesa San Francesco d’Assisi, Adrano.

Straordinario Repositorio settecentesco in argento della Chiesa benedettina di San Nicolò, Catania, proveniente dai depositi del Museo Civico di Castello Ursino.

Bottega siciliana, Reliquiario della Sacra Spina, prima metà XVIII sec., argento sbalzato, cesellato, dorato e vetro, Museo Diocesano di Catania proveniente dalla Chiesa di San Nicolò l’Arena, Catania, Fondo Edifici di Culto.

Argentiere messinese Rizzo Didaco, Busto reliquiario di San Giuliano, 1664, argento sbalzato, rame dorato e legno intagliato, Museo Diocesano di Catania proveniente dalla Chiesa di San Giuliano, Catania, Fondo Edifici di Culto.

Ambito siciliano, Busto reliquiario di San Francesco di Paola, XIII sec. Terracotta patinata modellata e dipinta, Diocesi di Acireale, Chiesa di San Francesco di Paola, Linguaglossa. Particolare del volto.

Monastero di San Benedetto, Catania via Crociferi. Paliotto d’argento e inginocchiatoio.

La Mostra ha suscitato nei presenti grande apprezzamento e tanta ammirazione al cospetto degli importanti capolavori esposti con un sapiente allestimento, curato da Albarosa D’Arrigo e Salvatore Girianni della Soprintendenza di Catania. Una breve guida è stata donata ai soci alla fine della visita, da cui sono tratte le didascalie delle opere d’arte di questo articolo.

L’incontro si è concluso con un allegro e simpatico convivio presso Prestipino al Duomo. accolti dalla gentile sig.ra Franca con freschi aperitivi e gustosi gelati di antica tradizione siciliana, Misto Umberto, così chiamato in onore dell’ultimo Re d’Italia Umberto II di Savoia.

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE CON LE GIONATE NAZIONALI DEI CASTELLI, IN OCCASIONE DELLE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO.

Fotografie fornite dall’Arch. Fulvia Caffo che si ringrazia anche per la redazione dell’articolo.