In Sicilia i castelli hanno avuto una storia complessa e drammatica segnata da distruzioni a causa di guerre intestine e calamità naturali e abbandoni per avere perso l’originaria funzione di difesa, ma che comunque costituiscono testimonianze d’ingegnosità architettonica e costruttiva, messe a servizio dell’uomo per scopi di difesa nel corso delle tante colonizzazioni e invasioni interne o provenienti dal mare.
Il progetto, pertanto, in continuità con l’esperienza dell’anno precedente “Le mura di Carlo V e le difesa della città di Catania”, intende continuare nella conoscenza del patrimonio culturale, accompagnando gli studenti alla scoperta della bellezza della Catania medievale e dei castelli della Valle del Simeto, che vuol dire arte, tradizioni, ambiente, paesaggio.
Tra le tappe di questo itinerario esperienziale e della memoria particolare importanza assume la Valle del Fiume Simeto, vera e propria linea di confine tra le provincie di Catania ed Enna, che nel medioevo costituiva insieme ai castelli di Paternò, Motta e Adrano il sistema difensivo di età normanna volto ad avere il pieno controllo di Catania e dei passi che portavano a Troina, Regalbuto e Randazzo.
Il percorso continua con alcuni monumenti di Catania sopravvissuti al terremoto del 1693 (Absidi, Cappella della Madonna e Sacrestia della Cattedrale, Cappella Bonajuto, Palazzo Platamone, Arco di San Giovanni de Fleres, terme della Rotonda, Chiesa di Sant’ Agata la Vetere) che hanno segnato la storia artistica, religiosa, dinastica, sociale della Catania medievale.
Tutelarli, valorizzarli, promuoverli è un imperativo categorico del fare turismo responsabile e sostenibile, capace di coinvolgere un ampio indotto locale e trasferire alla presenza dei viaggiatori un’impronta positiva per le popolazioni e l’ambiente.
Purtroppo ancora i grandi tour operator contano più sulla quantità che sulla qualità di una gestione etica, solidale e responsabile che alleggerisca il peso del turismo di massa.
In conclusione il progetto intende fare acquisire allo studente capacità e competenze coerenti con il profilo educativo, culturale, professionale dell’indirizzo di studio sul turismo, connotato dall’esigenza di valorizzazione e promozione integrata e sostenibile del patrimonio culturale.